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Ricerca su forme e numeri della coralità europea

di Rossana Paliaga
dossier "L'Europa che canta", Choraliter 50, agosto 2016

Che l’attività corale in Europa sia molto diffusa è certo, ma quanto si canta nel nostro continente, e come? European Choral Association - Europa Cantat ha voluto rispondere a queste domande documentando lo stato attuale della coralità attraverso la coordinazione di una ricerca realizzata nell’ambito del progetto di cooperazione culturale pluriennale Voice - Vision on Innovation for Choral Music in Europe e con il supporto dell’Unione Europea. Alla raccolta dei dati hanno contribuito molte organizzazioni, centri di ricerca, università, istituzioni pubbliche dei paesi considerati. Il progetto è stato cofinanziato dai 15 partners del progetto Voice, del quale fa parte anche Feniarco. Alle organizzazioni che hanno prodotto dati statistici va aggiunto il contributo di gruppi corali che hanno risposto a un questionario on-line per offrire uno sguardo diretto sulla realtà artistica e organizzativa dei cori. Il lavoro di raccolta e analisi dei dati è stato affidato alla pazienza di Roman Bartel.

La ricerca si basa su due anni di raccolta di informazioni (giugno 2013 - maggio 2015) e dimostra come il 4,5% della popolazione europea sia coinvolta in attività corali. Tradotto in numeri: 37 milioni di persone in Europa cantano in circa un milione di cori
I dati riguardanti le percentuali di coristi nei vari paesi sono tra i più sorprendenti. Si tende infatti a pensare che una solida tradizione e l’alta qualità dei cori riflettano una grande diffusione dell’attività corale e la relativa corrispondenza numerica. In realtà i paesi baltici, per citare un ambito geografico che negli ultimi anni produce eccellenze riconosciute a livello internazionale, non superano il 5% di coristi, mentre l’Austria si classifica al vertice assoluto con l’11% della popolazione impegnata in attività corali, seguita a poca distanza dai Paesi Bassi. L’Italia è conforme alla media europea, con circa il 5% della popolazione, che in relazione alle dimensioni del paese significa circa 3 milioni di coristi, costituendo da questa prospettiva il 13,4% della popolazione corale dell’Unione Europea (in quest’ultima statistica l’Italia viene superata soltanto dalla Germania).
La ricerca considera i paesi europei, Russia inclusa. Quando possibile, sono stati forniti dati separati per i paesi dell’Unione Europea. A livello di gruppi corali, sono stati inclusi nella ricerca cori amatoriali con diversi organici, cori parrocchiali, gruppi da camera, ensemble vocali, gruppi a cappella, barbershop, vocal pop, jazz, gospel. La raccolta del materiale si è sviluppata sul doppio binario delle statistiche esistenti a livello nazionale o regionale e i risultati di un questionario on-line. Non tutti i paesi hanno potuto fornire informazioni complete e soddisfacenti ai fini della ricerca, quindi si è ricorso anche alle ricerche on-line, quando necessario con il supporto dei partner del progetto per il superamento delle barriere linguistiche. Sono state coinvolte nel progetto anche fonti accademiche e istituzionali.
Alcuni lettori, basandosi sulla propria percezione, potrebbero considerare i numeri riguardanti il proprio paese troppo alti o troppo bassi; dobbiamo fare affidamento sui dati raccolti in un intervallo di tempo determinato e considerare che questo studio pilota non mira alla perfezione, ma ha tentato di raccogliere i dati esistenti per valutare quanto debba essere ancora fatto. 
Il report è attualmente a disposizione on-line in lingua inglese oppure nelle riduzioni in francese e tedesco. I risultati sono auspicabilmente destinati a essere diffusi in tutti i paesi, affinché ogni lettore possa comprendere meglio il contesto nel quale sviluppa la propria passione per il canto corale. 

Sintesi dei risultati

Il progetto Singing Europe ha realizzato la prima statistica specifica sul canto corale. Finora l’unica fonte rilevante è stata l’Eurobarometro 399 (2013) che ha considerato tuttavia il canto in generale, basandosi su una domanda generica, ovvero se i partecipanti al sondaggio avessero cantato negli ultimi 12 mesi. Il sondaggio non specifica se chi ha risposto affermativamente abbia effettivamente cantato da solo, con amici, sotto la doccia, in un bar, a un compleanno o in occasione di un concerto.
Secondo i dati in possesso di ECA-EC prima della ricerca effettuata nell’ambito del progetto Singing Europe, sarebbero stati circa 20 milioni i coristi nel continente. I risultati della ricerca hanno aumentato significativamente la percezione dell’importanza del canto corale in Europa sulla base di dati affidabili, portando il numero reale a +85% rispetto alle precedenti stime. Per capire le dimensioni del fenomeno, potremmo dire che 37 milioni di coristi è l’equivalente della somma della popolazione di 16 delle maggiori città europee: Londra, Berlino, Madrid, Roma, Parigi, Bucarest, Vienna, Budapest, Amburgo, Varsavia, Barcellona, Monaco, Milano, Sofia, Praga e Bruxelles!
Questi numeri rendono il canto corale una delle attività culturali primarie, nonostante la sua diffusione e importanza sembrino essere state finora sottostimate nella maggior parte dei paesi europei. La ricerca ha considerato aspetti demografici, economici, sociali e culturali del canto collettivo che offre benefici diretti in termini di integrazione sociale, salute e sviluppo culturale. Due terzi dei direttori vengono retribuiti per il loro lavoro e le associazioni corali investono inoltre in concerti, viaggi, formazione, accompagnamento strumentale, acquisto di materiale musicale, creando un valore aggiunto in termini di sviluppo economico, a livello locale o all’interno di scambi internazionali. Questi risultati dovrebbero incoraggiare le istituzioni a supportare maggiormente questa attività e i coristi ad aumentare la propria visibilità.
Nonostante i risultati incoraggianti, questo studio pilota dimostra anche quanto il canto corale sia statisticamente ancora una terra incognita nella maggior parte dei paesi. 
L’ignoranza globale traduce il fenomeno in un punto morto nelle politiche culturali nazionali ed europee. Scopo del progetto Singing Europe è anche stimolare indagini statistiche più sistematiche e specifiche, ad esempio all’interno dei sondaggi dell’Eurobarometro, ma anche ricerche di mercato finalizzate a una migliore comprensione del potenziale del canto corale nei singoli paesi. 

CORISTI IN EUROPA
4,5% dell’intera popolazione

UNIONE EUROPEA
22,5 milioni di coristi
625.000 gruppi corali

CONTINENTE EUROPEO (inclusa la Russia)
37 milioni di coristi
1 milione di gruppi corali

NUMERO DI CORISTI
Sulla base dei dati relativi a 21 paesi, il numero dei coristi varia di paese in paese dal 2,3% all’11% della popolazione nazionale.

NUMERO DI CORI
Nel numero complessivo dei 625.000 gruppi corali attivi nel continente, la media di coristi per gruppo risulta essere di 36 elementi, ma questa media nasconde una realtà molto più varia e diversificata.

GENERE
Gli uomini costituiscono un terzo dell’Europa che canta: possono far parte di cori a voci pari o cantare in gruppi misti, dove sono statisticamente in minoranza rispetto alla componente femminile. Sono rari gli organici misti con prevalenza maschile.
ETÀ MEDIA
I dati disponibili indicano una leggera flessione negativa nell’attività corale durante la vita attiva (tra gli studi e il pensionamento). Tuttavia le differenze tra paese e paese sono notevoli. Come la tradizione corale di ogni paese, anche la struttura demografica della popolazione gioca un ruolo importante nella percezione della realtà nazionale: la Germania per esempio rivela un numero più alto di coristi tra la popolazione più anziana, ma questo rientra nell’ambito del globale invecchiamento della popolazione nazionale. In generale tuttavia l’età media dei coristi risulta essere sempre inferiore all’età media della popolazione nazionale. 

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