Nella dinamica consueta di un coro, i direttori sono responsabili di adottare una strategia di lavoro globale, che deve necessariamente includere una pianificazione e un controllo degli aspetti sociali, tecnici, artistici e pedagogici, sia individuali che collettivi. La situazione di contenimento non dovrebbe modificare tale ruolo, e grazie ai numerosi mezzi virtuali esistenti, i direttori possono elaborare una linea d’azione scegliendo le pratiche più adeguate per il proprio coro.
Nel caso in cui si decida di svolgere prove periodiche online, occorre tenere presente che l’attuale tecnologia non permette di riprodurre il consueto modello di prova fisica, grazie alla quale tutti i cantori cantano simultaneamente seguendo il gesto del direttore [L’esperto di musica elettronica Stefano Fasciani ha realizzato un video molto illustrativo sul tema Network-Based Collaborative Music Making, nel quale spiega dettagliatamente i limiti tecnologici attuali per la collaborazione dal vivo, così come gli strumenti disponibili per l’esibizione/composizione in rete (alcuni davvero sperimentali e riservati a spazi accademici e/o specializzati)].
Ciò nonostante, utilizzando strumenti di videoconferenza come Zoom, è possibile organizzare sessioni di lavoro per ripassare il repertorio, studiare nuove opere (con tutto il coro o per sezioni) e, in generale, per mantenere il legame sociale tra i cantori, organizzando attività creative e/o ludiche (giochi musicali, concorsi gastronomici ecc.). La versione gratuita dell’applicazione permette sessioni della durata di massimo 40 minuti, che possono essere sufficienti per studiare un’opera semplice, fare una prova per sezione o per il riscaldamento vocale. Per sfruttare al massimo questo strumento, si consiglia di vedere i due tutorial realizzati da RAMA Vocal Center (Danimarca) in collaborazione con l’Associazione dei Direttori svizzeri VChN
Infine, e in base alle caratteristiche specifiche del gruppo corale, il periodo di sospensione delle prove fisiche può essere un buon momento per introdurre un metodo di flipped learning, facilitando un apprendimento più innovativo, trasversale e personalizzato, in cui diversi strumenti e risorse si combinano per sviluppare diverse abilità, come la lettura corale, l’educazione all’ascolto o la conoscenza del repertorio. A tal proposito, il documento esaustivo Choral Online Resource List offre una grande quantità di strumenti e idee personalizzabili alle necessità di ogni docente o direttore.
L’attuale situazione non solo ostacola la normale attività dei cori, ma solleva anche nuove problematiche per la gestione dei progetti e le organizzazioni corali. Il nostro metodo di lavoro abituale nella Youth Committee di ECA-EC, formata da sette giovani situati in diversi Paesi europei, prevede l’ottimizzazione delle risorse virtuali, dato che abbiamo la possibilità di riunirci fisicamente solo due fine settimana all’anno. Il nostro principale metodo di lavoro è costituito dalle riunioni online, che vanno pianificate con una periodicità prestabilita, per facilitare il continuo svolgimento dei progetti. Strumenti come Doodle aiutano a stabilire un calendario fisso che può essere seguito da tutti.
Nell’ambito di una riunione tramite Skype o Zoom, a differenza delle riunioni fisiche, la gestione del tempo diventa più complessa, dato che possono sorgere problemi tecnici che rallentano il corretto svolgimento della stessa. Tuttavia, per essere più produttivi possibile, si consiglia di ridurle a una durata massima di un’ora e mezza, il che implica una pianificazione adeguata dell’ordine del giorno e degli obiettivi che si intende raggiungere con ognuno di essi (ad esempio, se si vuole avere nuove idee, assegnare compiti, stabilire termini, prendere decisioni ecc.). Nelle sessioni di brainstorming, lo strumento di lavagna di collaborazione online Miro può essere una buona alternativa alle pareti piene di post-it. Dal canto loro, i programmi online di Google (documenti, fogli di calcolo, moduli ecc.) permettono la collaborazione in diretta, e sono uno strumento imprescindibile per coordinare il gruppo e lavorare insieme nella stessa direzione. Il consulente culturale Joris Janssen nell’articolo How to facilitate a remote brainstorm with 60 people? (pubblicato dalla piattaforma Medium) spiega come sia stato possibile svolgere in maniera produttiva una sessione di brainstorming in diretta con 60 partecipanti, utilizzando alcuni degli strumenti sopra citati.
Al di là dei mezzi scelti, il risultato nel lavoro a distanza è definito da una buona combinazione di pianificazione, trasparenza, corresponsabilità e leadership: pianificazione per stabilire orizzonti temporali per ognuno dei macro e micro obiettivi perseguiti; trasparenza nella comunicazione interna, facilitando i canali e i procedimenti adeguati affinché il gruppo possa riorganizzarsi secondo le mutevoli esigenze; corresponsabilità per svolgere quei compiti che vengono assegnati individualmente o a piccoli gruppi, oltre che per non perdere l’orizzonte comune; e leadership nell’organizzazione, moderazione e valutazione delle riunioni.
Infine, oltre a proseguire nella gestione quotidiana del coro o nella sua organizzazione, questo momento può servire anche a ridefinire il progetto artistico, educativo e/o organizzativo, e per aprirsi a nuove idee e collaborazioni. Magari è il momento di creare un coro più diversificato, attraverso l’integrazione, come viene spiegato nel progetto Sing me in di ECA-EC, o consolidare la capacità di cooperazione con altri enti e individui, seguendo le guide di Shared Training Activities for Music Professionals (STAMP).
Nell’attuale momento di crisi globale, che ricorda l’interregno gramsciano «il vecchio muore e il nuovo non può nascere», molte sono le incognite che non ci lasciano intravedere chiaramente la forma che avrà il futuro della nostra esistenza. Senza dubbio, risulta incoraggiante e rassicurante osservare come la comunità corale internazionale abbia risposto in maniera straordinariamente collaborativa a fronte di questa situazione. Lo dimostrano i social media, all’interno dei quali si sono diffusi gruppi come Choirs Unite, che fungono da spazi di cooperazione per lo scambio di opinioni e buone pratiche: come gestire le audizioni dei nuovi componenti? Quali strategie si possono seguire per sostenere il coro dal punto di vista economico? Come si può migliorare la stabilità emotiva del gruppo e dei direttori in questa situazione?
Essendo distanti, ci sentiamo più uniti che mai. Nella difficoltà, tiriamo fuori tutta la nostra determinazione per prenderci cura di noi stessi, condividendo esperienze, brani e sorrisi attraverso la pratica del canto corale. Presto torneremo a condividere esperienze uniche in festival e sale da concerto. Nel frattempo, ci si vede in rete.